sabato 25 giugno 2011

PREFAZIONE (propedeuticamente utile e non solo riempitivamente superflua)

Questo libro è soprattutto il risultato di un insieme di post pubblicati sul web dall'autore, raccolti e riordinati, ma anche di sue opinioni personali aggiunte successivamente e di idee altrui condivise, sparse dovunque qua e là.
A dire la verità, l'autore inizialmente, per un semplice motivo di pigrizia congenita, non aveva nessunissima intenzione di raccogliere il materiale, rileggerlo, ordinarlo, sistemarlo, riaggiustarne i contenuti, sgrossarlo da inutili divagazioni e aggiungerne altre un po' meno inutili, montare il tutto in maniera logica e intelligibile, anche perché non era affatto sicuro di venire capito dalla maggior parte della gente, di venire pubblicato e, soprattutto, perché l'eventuale possibile guadagno derivante dalle (sempre verosimili) vendite future, secondo lui ne avrebbe inficiato l’idea di base.
Poi però l'autore stesso, dopo aver riflettuto a lungo sul fatto che in Italia (e non solo) si scrivono una marea di volumi sui più disparati argomenti, la maggior parte dei quali non solo inutili ma addirittura deleteri per le menti già abbondantemente lobotomizzate dalla tv pubblica e privata, molti addirittura finanziati con “TROPPI SOLDI“ (locuzione presente nel titolo del libro) pubblici, si è posto la seguente domanda:
< Avendo sempre avuto fin da ragazzino il chiodo fisso di fare qualcosa per cambiare le sorti del Mondo e avendo impiegato più di due anni della mia vita a scrivere gratuitamente su internet, perché adesso non dovrei utilizzare ogni mezzo a mia disposizione, compresa quindi la carta stampata, per diffondere maggiormente idee che ritengo giuste?>
Poi l'autore ha pure pensato:
< In fondo, se dalla distribuzione del libro riuscirò a guadagnare perfino qualche euro, potrò sempre destinarne una grossa fetta ad opere che ritengo socialmente meritevoli e tenerne solo una parte che giudicherò congrua e sufficiente per l'impegno da me profuso nella sua stesura e realizzazione.>
Aveva anche immaginato, come nella migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista) tradizione letteraria, di provare a convincere un qualche personaggio famoso, magari pagandolo, a scrivergli una presentazione che servisse da specchietto per le allodo... pardon... da richiamo nelle vendite; ma poi ha creduto bene di lasciar perdere, un po' perché sarebbe stato davvero troppo per la sua indole di rivoluzionario convinto e un po' (ma questa è solo una battuta) per la sua indisponibilità pecuniaria.
Non avrebbe voluto neppure inserire una sua biografia, ma crediamo sia doveroso perlomeno accennare a cosa fa e ha fatto in passato, se non altro perché lo riteniamo onesto nei confronti di chi lo sta leggendo.

Gioma è forse un pensatore che, soprattutto, disegna o, in alternativa, un disegnatore che, innanzitutto, pensa e che spera, come dice lui, che le proprie opere facciano pensare; può darsi invece che sia solo un bambino cresciuto oppure un uomo rimasto bambino che si diverte a stuzzicare gli adulti... chissà!?
Da sempre disegna e pittura, di tutto (illustrazioni, fumetti, comic strips, quadri, ecc.) e su tutto (carta, cartone, tela, metallo). Per lui non esiste uno standard, né dal punto di vista stilistico né dei contenuti; quello che gli interessa è che almeno i suoi lavori servano a qualcosa, denunciando direttamente o indirettamente situazioni ingiuste e personaggi "PRE-POTENTI", che è l'altro termine contenuto nel titolo di questo libro.
Infatti principalmente si rivolge a chi, avendo potere, a volte non si rende conto di sconfinare nella prepotenza, ma soprattutto a quelli che, rendendosene conto perfettamente, continuano comunque a farlo in perfetta, pura e limpida "MALAFEDE", altra parola nel titolo del libro.
In genere Gioma cerca (e sottolineiamo cerca) di far capire, in modi più o meno velati, come la pensa, denunciando ciò che non gli piace, senza stare a guardare le etichette o le parti anche se, probabilmente come tutti, non riesce ad essere completamente obiettivo e imparziale.
Anche lo scrivere è un qualcosa che lo ha sempre intrigato, ma solo da relativamente poco tempo si cimenta seriamente in questa attività ed ha già scritto un altro brevissimo testo, intitolato <... basta "AMARE"... ovvero l'"AMORE" come metempsicosi di se stessi...> che, come da lui stesso affermato, "non è un libro o un manuale, non è un racconto o una raccolta di poesie", da cui se ne deduce che è “qualcos'altro”.

Nella stesura del presente libro si è cercato, come accennato velocemente sopra, di seguire il più possibile un filo logico e, quando possibile, anche cronologico nei vari segmenti, pur considerando che questa pubblicazione non ha e non vuole dare di sé neppure lontanamente il sentore di un testo di storia o di filosofia, né tanto meno suscitare la sgradevole impressione di essere la brutta copia di un trattato di sociologia o di politica.
Lo scopo principale, ammesso che si sia riusciti ad ottenerne uno, era ed è soltanto quello di gettare acqua fredda in faccia a quelli ancora troppo assonnati e che stentano a svegliarsi, dopo aver dormito troppo tempo, per l'ingestione di sonniferi propinati loro da certi personaggi che in tutto il libro verranno definiti con il termine di "PRE-POTENTI".
Sia chiaro: un personaggio "POTENTE", dotato quindi di una qualsiasi forza (fisica, economica o di altro tipo), non è detto che sia necessariamente "PRE-POTENTE", perché se privo di "MALAFEDE" non avrà inclinazioni alla sopraffazione.
Questi signori "PRE-POTENTI", sempre secondo l'autore, sono coloro i quali detengono un potere che utilizzano in maniera palesemente o subdolamente coercitiva e a beneficio dei loro esclusivi interessi personali, sempre e solo in perfetta "MALAFEDE".
Non si faranno mai nomi e questo non per paura di chissà cosa, nemmeno per mero utilitarismo personale o dettato da una ipocrita politically correct, ma semplicemente perché l'autore ritiene, forse con un pizzico di presunzione, che ciò che va affermando sia valido in ogni contesto, in ogni tempo e per ogni persona; lascia quindi al lettore stabilire quali sono, secondo la propria esperienza e formazione, i "PRE-POTENTI" in "MALAFEDE" che conosce e in quali categorie collocarli.
Pure se l'autore è di nazionalità italiana e pure se alcuni riferimenti sono specifici di questo Paese, la quasi totalità degli argomenti trattati è riconducibile tranquillamente alla totalità del Mondo. 
 
Noterete altresì che l'autore scrive sempre in prima persona plurale, non per una congenita forma morbosa di presunzione o per una qualche presunta discendenza divina basata su astruse superstizioni, ma semplicemente perché egli, nel blog a cui ci si riferiva all'inizio, si rivolgeva ai lettori non in veste personale bensì in nome e per conto di un intero Movimento nazionale, di cui praticamente è diventato una sorta di teorico e portavoce, sebbene ufficioso; inoltre l'utilizzazione di singoli termini o intere frasi virgolettati e in maiuscolo non è una sorta di inutile civetteria, ma serve al posto della sottolineatura, intendendo dare un accento più alto a quella specifica parola, come quando si alza il tono della voce, nel parlare correntemente.
E' risaputo che per la netiquette della rete web, un tale comportamento non è granché educato (chi l'abbia stabilito, a dire il vero, non si sa) e a noi pare più che altro una inutile ipocrisia; ci siamo accorti che poi molti altri naviganti (e lo diciamo con una punta di soddisfazione, non con presunzione) hanno iniziato ad utilizzare questa tecnica di scrittura.
Nell'ultima parte del libro, ma a volte anche in altre prima, verranno descritte le proposte che, sempre secondo l'autore, servirebbero a risolvere "TUTTI" i sempiterni problemi (esclusi chiaramente quelli legati alla salute e derivanti da patologie genetiche o acquisite naturalmente) provocati dall'uomo agli altri, a prescindere dai singoli problemi di ciascuno, che nascono e si sviluppano sempre e soltanto per una stessa causa scatenante: la "MALAFEDE" dei "PRE-POTENTI" con "TROPPI SOLDI".

Un’ultima cosa.

Nel presente libro si tende a convincere i lettori, ripetendo spesso gli stessi termini e reiterando a volte concetti già menzionati (e ce ne scusiamo), affermando e ribadendo che ciò di cui si sta parlando e proponendo è giusto e sacrosanto, tenendo comunque sempre presente che chiunque altro ha le proprie idee che, ovviamente, ritiene altrettanto sacrosantamente giuste, come in qualsiasi "DEMOCRAZIA" dovrebbe avvenire.
La differenza fra una “DEMOCRAZIA” (vera) ed un “REGIME” (più o meno mascherato) risiede proprio nel fatto che nella prima, pure se in disaccordo, si tiene conto delle convinzioni altrui, perfino se in minoranza, si rispetta comunque chi tali idee propugna, fornendo motivazioni a suffragio delle proprie, senza volerle imporre; mentre invece nel secondo, quasi sempre senza alcuna plausibile spiegazione logica, si pretende che gli altri accettino le imposizioni dei “PRE-POTENTI” con "TROPPI SOLDI" di turno impedendo che nessun altro, al di fuori di chi è colluso col “SISTEMA”, possa avere il benché minimo “POTERE” di modificare uno status quo ritenuto iniquo, se non in maniera assolutamente teorica... e spesso nemmeno in tal modo.

E adesso vi auguriamo una buona lettura, sperando che, alla fine, il costo del libro sia compensato da una soddisfazione pregna di speranza e ottimismo per il futuro...

... e non è una battuta...


(il "LIBRO" continua nel prossimo post)

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